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Soggetti suscettibili alla parodontite: come intervenire

Esistono soggetti più suscettibili di altri alla parodontite, che tendono a sviluppare una forte risposta infiammatoria ai batteri presenti nel cavo orale. Ciò è dovuto principalmente a fattori genetici, ma anche a determinati comportamenti legati allo stile di vita, come il tabagismo o lo stress, o patologie quali obesità e diabete, che possono determinare lo sviluppo di patologie parodontali.

Quando si viene identificati come soggetti suscettibili alla parodontite, il supporto dei professionisti del settore è fondamentale. Una diagnosi precoce infatti può tradursi in una significativa riduzione di severe complicanze oltre al risparmio di tempo e denaro. 

Innanzitutto, è quindi necessario sottoporsi ad uno screening e diagnosi, che si effettua tramite il sondaggio parodontale. In questa procedura, si vanno a mappare tutti i siti interessati, passando la sonda parodontale negli spazi che si trovano fra dente e gengiva. Questa manovra permette di misurare se tali spazi si sono approfonditi, causando le cosiddette “tasche” o “sacche” gengivali.

Nei casi in cui si sia rilevata la presenza di tasche gengivali, si passa alla fase di preparazione al trattamento dei pazienti. È infatti cruciale comprendere il loro stato di salute per costruire insieme un metodo personalizzato di igiene orale quotidiana, facile ed efficace, che risponda alle loro necessità e abitudini. La partecipazione attiva dei pazienti è fondamentale: sapersi pulire correttamente il cavo orale è più difficile di ciò che normalmente si pensi e, per questo, è necessario ascoltare le istruzioni degli igienisti dentali.

Terapia non chirurgica e terapia chirurgica

A Parocentro, prima di procedere con un intervento chirurgico eseguiamo sempre un trattamento parodontale non chirurgico, come da linee guida. L’obiettivo è quello di tenere sotto controllo la malattia adottando un approccio minimamente invasivo, personalizzato sul paziente. L’efficacia delle terapie non chirurgiche è infatti sempre maggiore.
Per il successo del trattamento, è cruciale la gestione dei fattori di rischio della parodontite. Nello specifico il trattamento non chirurgico che operiamo si sviluppa in quattro passaggi:

  1. Rimozione della placca e training di igiene orale
  2. Rimozione di placca e tartaro al di sotto del margine gengivale
  3. Rimozione ulteriore della placca e controllo delle manovre d’igiene orale
  4. Visita di rivalutazione dopo 3 mesi

Non sempre tuttavia il trattamento non chirurgico è sufficiente. Nei casi in cui esso si configura come necessario a causa di difetti e aree localizzate particolarmente gravi, valutiamo insieme la possibilità di eseguire degli interventi chirurgici, volti ad eliminare le tasche rimanenti o rigenerare i tessuti perduti.

È importante sottolineare che i trattamenti chirurgici e non chirurgici non sono alternativi, ma dipendono sempre dal singolo caso e che la terapia non chirurgica precede sempre la chirurgica. Ricordiamo infine che una scrupolosa igiene orale e visite periodiche di controllo con un parodontologo sono lo strumento migliore per prevenire l’insorgere della parodontite, soprattutto nei soggetti suscettibili.

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