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Tasca gengivale e tasca parodontale, sono la stessa cosa?

Durante una visita potresti aver sentito il tuo odontoiatra o igienista dentale parlare dell'esistenza di una o più tasche 'parodontali', successivamente hai cercato su internet e hai trovato scritto 'tasca gengivale'. Nessun panico! Si tratta della stessa cosa.

La tasca gengivale e la tasca parodontale sono sinonimi utilizzati per indicare un aumento patologico della profondità del solco gengivale intorno a un dente, che normalmente, in condizioni di salute, non supera i 3 mm di profondità.

Il solco gengivale è lo spazio fisiologico tra gengiva e dente, e la sua profondità si misura con uno strumento specifico, la sonda parodontale, valutando la distanza tra il margine gengivale e la profondità del solco o della tasca, ossia il punto in cui la gengiva si attacca al dente.

La presenza di una misurazione patologica superiore a 3 mm può indicare una perdita di attacco, chiamata tasca parodontale, oppure potrebbe essere causata da condizioni diverse, dando luogo a pseudo-tasche.

Nel caso di una tasca parodontale, si verifica una migrazione del supporto osseo e, di conseguenza, del margine gengivale verso l'apice del dente coinvolto, con esposizione della radice. In questi casi, si assiste a una perdita irreversibile dei tessuti di supporto circostanti il dente.

Nel caso di una pseudo-tasca, la misurazione superiore a 3 mm è causata da un aumento del volume gengivale. Questa infiammazione può essere provocata da vari fattori (come l'assunzione di farmaci, la presenza di edema o variazioni ormonali), e si verifica una migrazione del tessuto gengivale intorno al dente verso la corona dello stesso, e non verso la radice, che appare quindi gonfio. In questo caso, non c'è perdita di supporto intorno ai denti, e la condizione può essere reversibile.

La tasca parodontale è causata da un accumulo di batteri che fanno infiammare i tessuti di sostegno presenti intorno ai nostri denti, con conseguente migrazione dei tessuti verso la radice dell’elemento dentario, determinando così, in soggetti geneticamente predisposti, l’insorgenza e la conseguente progressione della parodontite, se questa non viene intercettata e trattata adeguatamente, che può portare ad una perdita irreversibile dei tessuti di supporto del dente.

Come identifichiamo la presenza di una tasca parodontale?

La sonda parodontale è lo strumento fondamentale per misurare le tasche parodontali e gengivali. Ne esistono di vari tipi; quella più comunemente usata ha tacche millimetrate lungo la sua lunghezza, con una tacca ogni millimetro per 15 mm. Attraverso il sondaggio, cioè quell’esame che prevede di inserire la sonda parodontale all’interno del solco gengivale, leggendo le tacche coperte dal margine gengivale o rimaste scoperte una volta che l’estremità della sonda ha raggiunto il fondo della tasca (cioè quel punto dove la gengiva è attaccata al dente), si ottiene la misura della profondità delle tasche parodontali. Questo permette di capire se la misurazione è fisiologica (fino a 3 mm) o patologica (superiore a 4 mm).

Questo esame è chiamato sondaggio parodontale e prevede generalmente la registrazione di 6 valori per ogni elemento dentario, 3 dal lato vestibolare (la faccia dei denti che guarda verso l'esterno) e 3 dal lato palatale o linguale (la faccia dei denti che guarda verso l'interno).

La presenza di tasche parodontali è uno dei segni di una parodontite in fase attiva, ovvero quando l'infiammazione non è sotto controllo. Il numero e la profondità delle tasche sono indicatori della gravità dell'infiammazione e guidano verso la terapia necessaria per permettere la chiusura delle tasche. La chiusura delle tasche riporta la misurazione a 3 mm o meno, indicando la stabilità della parodontite, cioè una condizione in cui la patologia è sotto controllo.

Come trattiamo la tasca parodontale o gengivale?

La terapia parodontale, necessaria per chiudere le tasche parodontali, prevede la rimozione dei depositi batterici, sia tartaro (duro) che placca (morbida), dalle superfici dei denti, sia sopra che sotto il margine della gengiva.

La rimozione avviene mediante strumenti manuali come le curette, ma anche tramite strumenti ultrasonici e airpolishing con polveri a base di glicina.

L'accurata rimozione di tutti gli accumuli batterici è fondamentale per il successo della terapia parodontale e per ottenere la chiusura delle tasche, la regressione dell'infiammazione e la stabilità della parodontite.

Presso Parocentro, durante la prima visita, effettuiamo, tra gli altri esami, il sondaggio parodontale. Questo controllo ci permette di identificare la presenza e la gravità delle tasche, fornendo informazioni dettagliate sullo stato di salute della tua bocca. Se sospetti di avere una o più tasche gengivali o parodontali, ti consigliamo di prenotare una visita da noi o presso un centro specializzato vicino a te il prima possibile.

Da Parocentro, l'informazione è alla base dei nostri piani di trattamento.

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Dieter D. Bosshardt, "The periodontal pocket: pathogenesis, histopathology and consequences," Periodontology 2000. Feb 2018;76(1):43-50. doi: 10.1111/prd.12153. Epub 30 Nov 2017.

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